sabato 30 ottobre 2010

Fabio Fazio, l’intervistatore senza domande

di Andrea Scanzi

Dove eravamo rimasti? Ah sì, alla fenomenologia. Più o meno un anno e mezzo fa, MicroMega pubblica un’analisi su Fabiofazio. Il grande intoccabile della comunicazione di centrosinistra. Il demiurgo del chiacchiericcio pensoso. Il Vincenzo Mollica apparentemente impegnato.
Fazio, nella fenomenologia, assurgeva a cantore del paraculismo d’essai: un intervistatore senza domande, con tante macchie e ancor più paure. Subito, da sinistra, veementi strali colpirono rivista e sottoscritto, usando spesso la tattica furbetta del difendere Che tempo che fa. Fingendo di non notare che nessuno, nel pezzo, aveva attaccato il format, sottolineando piuttosto come – se fosse condotto da un giornalista minimamente coraggioso – potrebbe diventare un autentico must. E non soltanto un contenitore blando di ospiti (spesso) notevoli.
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