giovedì 30 dicembre 2010

MANIPOLAZIONE DELLA COSCIENZA SOCIALE ATTRAVERSO I MASS MEDIA

DI SAIDA ARIFKHANOVA
onlinejournal.com

L’informazione è una parte importante nella vita degli uomini moderni. Nella vita moderna l’informazione diventa un elemento sempre più significativo assieme all’istruzione; il modo in cui la gente interagisce con l’informazione definisce in buona parte il loro livello d’esistenza.

Nel XXI secolo il possesso di informazione e istruzione determina lo status di una persona moderna nella società. Assieme all’ambito dell’istruzione, l’informazione determina gli ambiti del lavoro e dell’economia ed influenza la sfera della politica statale. La manipolazione delle informazioni e della coscienza sociale nel nostro tempo stanno diventando tecnologie per programmare il comportamento delle persone. Manipolando la società si possono distruggere alcune idee dentro alla mente delle persone e su quelle rovine costruire nuove idee e nuove fondamenta, come ad esempio una nuova ideologia.

mercoledì 17 novembre 2010

Referendum RAI: con "un'onda di no" sfiduciato Masi

"Alla luce delle politiche aziendali fin qui perseguite esprimi fiducia nel direttore generale della Rai Mauro Masi?"


Dicono NO i giornalisti che hanno votato il referendum, NO in 1314 su 1438.

lunedì 8 novembre 2010

Saviano: "Così racconterò i segreti della macchina del fango"

Dalla censura alle bugie sui compensi, la sfida di "Vieni via con me". Oggi in prima serata su RaiTre va in onda la prima puntata del programma con Fazio. "Nella tv italiana il diritto a parlare lo conquisti con gli ascolti. E questo, soprattutto la tv pubblica, è ingiusto"di ROBERTO SAVIANO

Io vorrei rivolgermi ai giovani, stasera, nella prima puntata di "Vieni via con me", per spiegare che la macchina del fango non è nata oggi, ma lavora da tempo. Quando si dà fastidio a chi comanda si attiva un meccanismo fatto di dossier, di giornalisti conniventi, di politici faccendieri che cercano attraverso media e ricatti di delegittimare i rivali.

Qualunque sia il tuo stile di vita, qualunque sia il tuo lavoro, qualunque sia il tuo pensiero, se ti poni contro certi poteri questi risponderanno sempre con un'unica

domenica 7 novembre 2010

Facebook: il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili

polizia_postaleRoma, 2 nov - (di Giorgio Florian) - Senza dirlo a nessuno il ministero degli Interni italiano ha ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà molto discutere.

Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sara approvato dal Congresso, permettera alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati.

In Italia senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a

sabato 6 novembre 2010

Le distorsioni del caso Sakineh

di Sabrina Scanti – Megachip.
Non è stata impiccata, no. Sakineh – processata per l’omicidio del marito - è ancora viva e vegeta in prigione. Eppure gli allarmi rilanciati fino a ieri erano fortissimi: la stanno per uccidere, sì, lei, quella che rischiava la lapidazione perché donna in un regime che odia le donne. Ma non era vero niente. Così, milioni di piazze pavesate con il bel volto della donna iraniana, hanno composto gratis e in buonissima fede lo sfondo per l’instancabile propaganda che vuole la guerra contro Teheran.
Il corpo di Teresa Lewis, una “Sakineh” statunitense, giace da oltre un mese in qualche dimenticato cimitero, senza che «l’Unità» si sia presa la briga di mettere una sola volta la sua foto a fianco della testata, come invece fa ossessivamente da mesi per l’imputata iraniana.

giovedì 4 novembre 2010

10 strategie della manipolazione attraverso i mass media

Marcello Pamio, direttore responsabile del sito disinformazione e scrittore di vari libri ha risposto ad alcune domande di Radio Italia. Vediamo la prima risposta e poi vediamo i 10 punti

Noam Chomsky ha elaborato la lista di 10 strategie della manipolazione attraverso i massmedia, una delle quali la strategia della distrazione, di cosa si tratta?

Noam Chomsky questo grande linguista al livello internazionale ha scritto un libro dal titolo armi silenziose per guerre tranquille dal cui sono stati estratti questi 10 punti, mi raccomando non è un decalogo, semplicemente sono delle indicazioni su come i massmedia tutti ripeto tutti chi piu` e chi meno pilotati e controllati, manipolano le masse.
La prima che secondo me e` anche la piu` importante in assoluta è proprio la strategia della distrazione, di che cosa si tratta la distrazione? consiste come dice il nome stesso di deviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi importanti che basta accendere la televisione per capire che cosa e` la strategia della distrazione o distrazione di massa, semplicemente i media si occupano di problemi tipo Fini e Berlusconi, l’appartamento di alleanza nazionale o a tantissime altre problematiche e distolgono l’attenzione dalle masse cioe` di noi, da argomentazioni veramente importanti cioe`la situazione economica tanto per dirne una, dell' evoluzione della scienze della vera scoperta delle malattie eccetera eccetera . Quinidi utilizzano i mezzi di comunicazione di massa cioe`carta stampata , radio e anche telegiornali per distrarci dalle argomentazioni importanti.

sabato 30 ottobre 2010

Fabio Fazio, l’intervistatore senza domande

di Andrea Scanzi

Dove eravamo rimasti? Ah sì, alla fenomenologia. Più o meno un anno e mezzo fa, MicroMega pubblica un’analisi su Fabiofazio. Il grande intoccabile della comunicazione di centrosinistra. Il demiurgo del chiacchiericcio pensoso. Il Vincenzo Mollica apparentemente impegnato.
Fazio, nella fenomenologia, assurgeva a cantore del paraculismo d’essai: un intervistatore senza domande, con tante macchie e ancor più paure. Subito, da sinistra, veementi strali colpirono rivista e sottoscritto, usando spesso la tattica furbetta del difendere Che tempo che fa. Fingendo di non notare che nessuno, nel pezzo, aveva attaccato il format, sottolineando piuttosto come – se fosse condotto da un giornalista minimamente coraggioso – potrebbe diventare un autentico must. E non soltanto un contenitore blando di ospiti (spesso) notevoli.
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