ROMA - "Abbiamo attaccato e resi inaccessibili per diverso tempo i siti del governo e di camera.it": lo afferma Anonymous, il network telematico per la libertà di internet, rivendicando gli assalti informatici di oggi contro i siti istituzionali italiani. Il gruppo afferma di aver reso "inaccessibile per alcune ore" diversi siti, in particolare quello della Camera dei deputati.
"Anonymous non accetta che alla Camera durante un dibattito ci siano politici che si addormentano o peggio iniziano a usare un linguaggio scorretto, con cori da stadio o addirittura venendo alle mani", recita una comunicazione del gruppo sulle ragioni della scelta del sito camera.it tra gli obiettivi dell'attacco informatico. A.B. precisa all'ANSA che nel mirino sono finiti anche governo.it, senato.it e parlamento.it, "hanno partecipato in almeno 1.400, e la decisione è stata frutto di un lungo dibattito che ha coinvolto i non-italiani". "Mentre loro litigano fuori da quella sede istituzionale centinaia di migliaia di famiglie non arrivano a fine mese - prosegue Anonimous - e non è rispettoso per nessuno offrire uno spettacolo del genere. La 'campagna italiana' di Anonymous "crede che questa penisola di storia, di cultura, di tradizione di grandi personaggi non possa decadere nel baratro. Anonymous non dimentica, Anonymous non perdona le ingiustizie, aspettateci sempre!", dicono, preannunciando nuove iniziative finché "non ci saranno cambiamenti radicali".
"Abbiamo oscurato per circa trenta minuti oggi anche il sito mediaset.it": ha anche affermato il gruppo Anonymous.
Il sito del governo italiano ha subito diversi attacchi nel corso della giornata che hanno provocato "momenti di criticità" ma le misure di contrasto messe in atto dalla polizia postale hanno impedito agli hackers di bloccare completamente il sito. Lo si apprende da fonti investigative secondo le quali i pirati informatici hanno tentato anche di attaccare altri siti istituzionali tra cui quelli di Camera e Senato, senza però riuscirci.
"Sapevamo dell'attacco e abbiamo predisposto delle contromisure che ci hanno consentito di rispondere in maniera adeguata", dicono le fonti, sottolineando che in alcuni casi sono state proprio le difese alzate a 'bloccare' per brevi periodi i siti istituzionali. Ad esempio, nel corso della giornata è stato deciso di bloccare l'accesso dall'estero al sito del governo. Nei giorni scorsi un attacco informatico al governo era stato annunciato dagli hackers di Anonymous, il network di sostenitori di Wikileaks.
"Anonymous non accetta che alla Camera durante un dibattito ci siano politici che si addormentano o peggio iniziano a usare un linguaggio scorretto, con cori da stadio o addirittura venendo alle mani", recita una comunicazione del gruppo sulle ragioni della scelta del sito camera.it tra gli obiettivi dell'attacco informatico. A.B. precisa all'ANSA che nel mirino sono finiti anche governo.it, senato.it e parlamento.it, "hanno partecipato in almeno 1.400, e la decisione è stata frutto di un lungo dibattito che ha coinvolto i non-italiani". "Mentre loro litigano fuori da quella sede istituzionale centinaia di migliaia di famiglie non arrivano a fine mese - prosegue Anonimous - e non è rispettoso per nessuno offrire uno spettacolo del genere. La 'campagna italiana' di Anonymous "crede che questa penisola di storia, di cultura, di tradizione di grandi personaggi non possa decadere nel baratro. Anonymous non dimentica, Anonymous non perdona le ingiustizie, aspettateci sempre!", dicono, preannunciando nuove iniziative finché "non ci saranno cambiamenti radicali".
"Abbiamo oscurato per circa trenta minuti oggi anche il sito mediaset.it": ha anche affermato il gruppo Anonymous.
Il sito del governo italiano ha subito diversi attacchi nel corso della giornata che hanno provocato "momenti di criticità" ma le misure di contrasto messe in atto dalla polizia postale hanno impedito agli hackers di bloccare completamente il sito. Lo si apprende da fonti investigative secondo le quali i pirati informatici hanno tentato anche di attaccare altri siti istituzionali tra cui quelli di Camera e Senato, senza però riuscirci.
"Sapevamo dell'attacco e abbiamo predisposto delle contromisure che ci hanno consentito di rispondere in maniera adeguata", dicono le fonti, sottolineando che in alcuni casi sono state proprio le difese alzate a 'bloccare' per brevi periodi i siti istituzionali. Ad esempio, nel corso della giornata è stato deciso di bloccare l'accesso dall'estero al sito del governo. Nei giorni scorsi un attacco informatico al governo era stato annunciato dagli hackers di Anonymous, il network di sostenitori di Wikileaks.
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