di Giorgio Bongiovanni - 10 luglio 2011
Una bestemmia al sacro corpo di Cristo ed al suo preziosissimo sangue. Il sacerdote ed il Vescovo (che ha dato il permesso) si sono macchiati di grave peccato.
Evidentemente hanno pensato di ingraziarsi il boss da morto (per i lasciti che ha fatto alla chiesa) e benedire i boss vivi con il segno di una messa a favore di uno di loro.
Il Cristo perdona chi si pente in vita e non dopo la morte. Il Cristo condanna e giudica severamente chi crea scandalo e invia alla condanna della morte seconda gli assassini della vita e i loro complici, (Matteo cap 24). Tra questi anche il Vaticano che ricicla i soldi della mafia. Fino a quando lo Stato del Vaticano e i suoi dirigenti avranno nelle mani la chiesa di Cristo il principe di questo mondo potrà godere di molto potere, ma presto Gesù Cristo ritornerà e scaccerà i mercanti dal tempio di Dio.
E' una previsione che devono sapere i mafiosi di Cosa nostra e il potere, perchè saranno sterminati dal grande e terribile giorno del Signore. (Gioele, 2.31). Quel giorno tutto il mondo vedrà e sarà il vero e più grande risarcimento che le vittime della mafia riceveranno da Cristo personalmente e non dagli scribi e farisei moderni che hanno benedetto i carnefici dei loro cari dagli altari e dalla cupola di San Pietro. Sarà anche il giorno della vera santificazione per i veri santi della chiesa come il giudice Paolo Borsellino, Padre Puglisi (ucciso dalla mafia a Palermo nel 1993), o i santi in vita come Padre Luigi Ciotti, Padre Zanotelli e tanti sacerdoti missionari africani e sudamericani. Il giorno della santificazione dei laici uccisi dai criminali come il giudice Giovanni Falcone, il giornalista Giuseppe Fava e tanti, tanti altri. Quel giorno della potenza e della gloria di Cristo sarà anche il giorno della liberazione di tutti i cittadini onesti e giusti: credenti, laici, atei, mistici ecc. I quali hanno lavorato a favore della vita e della giustizia. Ma soprattutto, sarà, quel giorno, il giorno della liberazione per i bambini, miliardi di bambini massacrati dalla fame e dall’odio imposto loro dagli uomini potenti e servi. Costoro saranno sterminati da quel terribile giorno del Signore. Sappiatelo!
Un giornalista credente in Cristo
Messa di suffragio per il boss
Scritto da Franco Cascio - 9 Luglio 2011
"Se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, là rimane" (Eccl. 11:3)
Una messa di suffragio non si nega a nessuno. Serve per quelle anime che hanno bisogno di espiazione per abbandonare il carcere doloroso del Purgatorio ed avere finalmente pace nella grazia del Signore. Chi è in vita quindi offre a Dio un sacrificio espiatorio per un morto.
Anche se quel morto si chiamava Agostino Cuntrera, il boss mafioso assassinato appena un anno fa in Canada.
In una chiesa di Siculiana, paese di origine di Cuntrera, un centinaio di persone ha partecipato pochi giorni fa alla messa in suo onore, mentre sui muri del piccolo comune agrigentino che colpì tanto Alberto Moravia per i suoi “tetti di impressione cubistica”, manifesti funebri affissi dai parenti hanno ricordato la figura del congiunto “…per la sua bontà e generosità”.
E’ probabile che il boss, tra i membri più influenti della mafia italo-americana, buono e generoso in vita lo sia stato per davvero, anche se non è dato sapere quali azioni abbia compiuto tanto da meritarsi tali nobili appellativi.
Quello che invece si sa è che Agostino Cuntrera faceva parte di una delle famiglie considerate, insieme ai Caruana, tra quelle con i più grossi interessi nel traffico di droga.
La dottrina della chiesa concede ad ogni anima la remissione di tutte le proprie colpe, grazie all’intercessione dei parenti in vita che supplicano il padreterno affinché purifichi il loro caro defunto da ogni macchia contratta nel cammino terreno.
Chissà se i parenti di Agostino Cuntrera, che oggi pregano per la purificazione della sua anima, hanno mai pensato di indirizzarlo sulla retta via mentre era ancora in vita.
Tratto da: 19luglio1992.com
"complottisti sono tutte quelle persone dotate dell'intelligenza minima di rifiutare di credere che gli asini volano. E, quando sentono qualcuno che gli racconta di avere visto un asino che vola, subito si ritraggono e vanno a cercare un'altra spiegazione. Anche se tutte le tv del mondo gli mostrano un asino che vola sul serio" Giulietto Chiesa
giovedì 14 luglio 2011
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